oggi ci trasferiamo nel nord Sardegna in compagnia di Chiara Curreli (Duecento grammi è il suo marchio registrato ), l'eclettica artigiana sassarese, che fa magie con la pasta sintetica, regalandoci monili straordinari.
Io stessa mi sono innamorata delle sue creazioni così originali, colorate, che solo a vederle regalano un sorriso a cinque stelle!
Chiara è giovanissima, ma ha già tanta esperienza alle spalle e una gran voglia di partecipare al grande progetto di cooperazione della comunità sarda.
Ora non vi svelo altro e lascio che sia lei a raccontarsi e condividere i suoi pensieri con noi tutti.
Ecco a voi......
Intervista a Chiara Duecentogrammi
Raccontami qualcosa di te.
Salve a tutti, inizio con
ringraziarti per il tuo interesse e farti i complimenti per il tuo progetto, al
quale sono orgogliosa di partecipare e dare il mio sostegno. Raccontarmi mi
imbarazza un po' , ma chi mi conosce direbbe che sono una ragazza testarda,
colorata e chiassosa. Ho 30 anni, vivo a Sassari, la mia città natale ed é qui
che quest'anno ho aperto il mio piccolo laboratorio artigianale.
Disegno e creo
bijoux in pasta sintetica, prevalentemente in fimo.
Hai lavorato all’estero per cinque anni. Cosa ti ha spinto a lasciare la Sardegna per questo arco di tempo?
Ho sempre avuto il desiderio e
la curiosità di viaggiare, nel 2005 feci un viaggio a Siviglia organizzato
dalla mia università (Beni culturali). Da subito mi innamorai dell'Andalusia, dei
suoi colori, della sua musica e della spensieratezza che si aggirava nell'aria.
Nel 2006 decisi di vivere l'esperienza Erasmus e la mia scelta non poteva che
ricadere su Siviglia. Ho vissuto la per 5 anni, insieme al mio compagno abbiamo
aperto un bar di tapas italiane, ma sapevo che quella non sarebbe stata la mia
strada. É stato proprio in questo periodo di incertezza e confusione che ho
scoperto l' importanza di avere un lavoro che ti piace, quasi cucito
addosso..ho preso coraggio e ho investito tutte le mie energie per rendere
quello che fino a quel momento era un semplice hobby, il mio lavoro. L'esperienza
Sivigliana mi ha aiutato molto nel mio lavoro, nel confrontarmi con culture
diverse, conoscere altri artigiani, diverse forme di creatività e materiali.
Qual è stata invece la “molla” che ti ha fatto decidere di rientrare nella nostra bella Isola?
Stare lontani dalla propria
terra ti porta a metterti in discussione, soprattutto mi ha portato a cambiare
la maniera di vedere le cose, da lontano tutto è più nitido. Ciò che prima mi
stava stretto improvvisamente mi é venuto a mancare, ció che fino a poco tempo
fa criticavo, mi spronava a fare qualcosa affinché quella realtá cambiasse. La
crisi in Spagna è arrivata prepotentemente, in momenti di difficoltà senti la
necessita di ricercare i piccoli piaceri e per quanto mi riguarda, erano tutti
legati alla mia terra, la mia famiglia, i miei amici, i piccoli profumi di
casa. Dentro di me ho capito che dovevo rientrare in Sardegna, più consapevole
delle mie passioni, carica di energia e con una scatola di progetti pronti ad
esplodere.
Cosa significa “Duecento grammi”?
Duecentogrammi è un nomignolo
legato alla mia magrezza, ma se continuo a non andare in palestra e mangiare
una valanga di ravioli ogni domenica a breve dovrò registrare un altro
marchio.. [:-)]
Come si svolge una giornata tipica nel tuo laboratorio artigianale?
La mia giornata tipica in
laboratorio inizia con un buon caffè. Una volta controllata la mail lavoro sui
nuovi ordini. Ritaglio sempre uno spazio per lavorare di istinto, ed è in
questo momento che nascono le mie collezioni, ricerco e alimento costantemente
il mio stile ed è per questo che non ho un vero e proprio catalogo, difendo la
mia fantasia tentando di non legarmi ad una singola tecnica ed è così che
ottengo sempre pezzi unici. Propongo sempre pezzi che io stessa indosserei, e
penso che sia questa la vera essenza dell'amore che nutro per ciò che faccio,
ottenendo un mio stile, riconoscibile e unico.
Le tue creazioni sono
esuberanti, colorate, perfettamente curate nei particolari. Riflettono la tua
personalità?
Senza ombra di dubbio si. Riflettono
i miei stati d'animo, sto vivendo un periodo estremamente felice e penso che
questo traspare in ogni mia creazione. Penso che i colori siano l'essenza della
nostra percezione, i contrasti ,le sfumature ... Siano il mio modo di vedere la
vita.
Una canzone che sento molto
mia è " Sfumature" dei 99 posse.
"...capire l'importanza di
ogni singolo colore
dipende da noi saperlo
collocare bene
ancora da noi, capire il senso
nuovo
che può dare all'insieme
che dobbiamo immaginare
Solo noi"..
Ecco, loro sono più bravi di
me nell'esprimere un pensiero che condivido in pieno. [;-)]
Sassari turisticamente: pro e contro?
Sassari sta vivendo un momento
un po' delicato da questo punto di vista. La città si sta adattando alla nuova
ZTL. Io vivo e lavoro in pieno centro storico e sono favorevolissima all'avvio
della zona a traffico limitato, ci sono
delle modifiche da apportare. Penso che mai come ora istituzioni, cittadini, commercianti
e residenti debbano cooperare a favore della città, apportando progetti
concreti, pazienza e buona volontà. Una volta fatto ciò Sassari potrà godere
dei benefici di una città turistica, perché ha tutte le carte per poterlo
essere. C'è tanto lavoro da fare, non sarà facile e immediato, ma penso che la
chiave giusta sia la collaborazione e la volontà di mettersi al passo con i
tempi. La crisi si sente quasi in ogni settore, bisogna avere il triplo delle
energie per affrontarla e non subirla e se questo significa triplicare i nostri
sacrifici per dare futuro alla nostra città e ai nostri figli, penso che questo
debba essere fatto.
Un tuo pensiero sulla coesione della comunità sarda. Siamo davvero un popolo così unito, come quello che si vede quando sventoliamo la bandiera dei quattro mori?
Se non in tempi di crisi
quando dovremmo concretizzare questo sentimento? Mi collego al discorso di
prima, la collaborazione penso sia un buon mezzo per risolvere quei problemi
che ci portiamo avanti da tempo.
Perché in Sardegna, a parer tuo è così difficile cooperare? Sarà questo uno dei motivi per cui il turismo e anche le piccole e medie imprese, stentano a decollare?
Ci adiriamo quando ci dicono
di essere bassi e testardi, dovremmo prendere la nostra testardaggine come
elemento di orgoglio e utilizzarla come nostra forza. Da questo punto di vista
sono estremamente positiva perché attorno a me vedo molte persone capaci, con
talento e ottime idee. Non è importante che siano tutte, l'importante è dare
spazio e incentivare chi crede nel futuro di questa terra. Per far ciò le
istituzioni hanno un ruolo fondamentale, spero che si sveglino, si ringiovaniscano
e che aiutino chi come noi vuole fare qualcosa di diverso, innovativo e
concreto. Ma non dimentichiamoci che la nostra prima risorsa siamo noi, se
usassimo le nostre mani solo per puntare il dito al nostro vicino...tutto ciò
non avrebbe alcun senso.
Siamo coetanee. Lottiamo per la nostra Sardegna. Forse alcune volte becchiamo pure delle amare delusioni. Perché dovremmo continuare e tener duro?
Perché è la nostra terra e
oltre il piacere abbiamo il dovere di amarla
Chiudi gli occhi e pensa a ciò che ami della Sardegna. Ora scrivi di getto cosa hai pensato.
Amo le persone che l'hanno
vissuta e la amano, amo il mare come ogni sardo; mi piace il profumo della
salsedine e non mi infastidisce sentirla sulla pelle; amo i profumi della
Barbagia e mi emoziono davanti al suo folklore e per questo devo ringraziare la
mia famiglia e la mia esperienza all'estero per avermi fatto sentire la
mancanza di questa terra meravigliosa.
Un pensiero di protesta e un pensiero di speranza.
Il pensiero di protesta
riguarda la scarsità di meritocrazia nel sistema italiano, è un aspetto che mi
fa ribrezzo e rabbia. Un pensiero di speranza è rivolto a noi giovani, al
talento e alla forza di volontà di chi come me sta investendo tutto se stesso
in un progetto credendoci fino in fondo. Suerte!
Si cari navigatori,scrivendo questo post e guardando i capolavori di Chiara, siamo giunte a concludere una transazione: collana + cerchietto abbinati :)Grazie Chiara, è un piacere dialogare con te. E devo ammettere che non sono rimasta immune alle tue creazioni.
Questi gioielli trasmettono l'allegria e l'entusiamo della giovane artigiana, ma rispecchiano anche i colori e l'eterogeneità del paesaggio, delle tradizioni, della cultura della nostra isola.
Talenti come lei fanno parte del nostro patrimonio sardo!
Unite per un grande progetto: la cooperazione dei sardi!
Noi intanto nel nostro piccolo attiviamo la nostra collaborazione :)
Grazie Chiara, noi ci sentiamo dopo per i dati del pagamento (ahahhaah) e a voi cari navigatori auguro un buon BloggerViaggio e visitate la pagina di Chiara Curreli: Duecentogrammi ,il suo blog e il suo sito web
Godetevi alcuni dei lavori di Chiara Curreli :)
FANTASTICHE CREAZIONI!!!!! *_*
Complimenti a Chiara e Claudia!
RispondiEliminaGrazie! :-)
RispondiElimina(sì però eclettica si scrive con una c sola)
RispondiEliminaahahaa hai ragione :P ogni tanto qualche errorino lo faccio :P
RispondiEliminaho fatto una ricerca e si possono utilizzare anche due "c". forsa una forma in disuso. cmq grazie della segnalazione :)))
RispondiEliminacomplimenti a chiara per i suoi bellissimi lavori e a te claudia per questo blog e per quello che fai, la sardegna noi giovani abbiamo bisogno di rinascere di dare sfogo alla nostra creatività, e da qui inventarci un lavoro che dia opportunità a una terra spesso solo vista per il suo sole e mare, ma la sardegna è altro e fatta di volti che hanno voglia di fare e riuscire di dare qualcosa di buono per il futuro.
RispondiEliminabellissima intervista! parole dettate dalla voglia di essere se stessi. brava claudia per le tue domande e brava chiara che è sempre molto diretta.auguri!
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