BuonSalve a tutti voi navigatori.
Oggi ci addentriamo nel mondo della moda e della creatività espressa alla massima potenza.
Matteo Mossa, in arte Matteo M Design, è un giovane stilista emergente che unisce tradizione e innovazione nelle sue creazioni.
Il suo telaio sforna veri e propri capolavori tessili.
Non attendiamo oltre e...... via!
Intervista a Matteo M Design
Domanda di rito.Raccontaci qualcosa di te.
Sono nato a
Cagliari ma abito a San Sperate. Mi sono diplomato presso l’Istituto Tecnico per
Geometri “Nervi” di Cagliari nel periodo in cui fioccavano i geometri e pensavo di poter trovare subito lavoro nel campo, ma mi sbagliavo. Dopo vari lavori stagionali, dalla raccolta della frutta, ai miniclub della
Sardegna al bagnino, mi sono seduto nel tavolo di casa mia a riflettere su quale altro
mestiere avrei potuto fare. Dopo avere sbirciato su un sito di arte medievale trovai
il disegno di un telaio a cornice. In seguito a
vari tentativi ne costruii uno. Era il momento del collaudo: presi dello spago per
pacchi (materiale reperibile con pochi soldi vista la mia condizione di disoccupato)
e creai il mio primo pezzo di tessuto. Da
quel momento scoprii la giusta ricetta antidisoccupazione che poteva fare al caso mio: reinventare e scoprire un antico mestiere
che mi affascinava.
Come nasce la tua passione per la moda?
Già da
piccoli la mia mamma Dolores ci faceva veder delle emittenti regionali che
parlavano della cultura della nostra isola e fui colpito dalle
passerelle di alta moda sarda, da Modolo a Tony Joshua Sanna etc… dalle belle modelle e dalle affascinanti creazioni; dopo vari scarabocchi sui fogli e collage di vestiti trovati su volantini che
pubblicizzavano abbigliamento, mi chiesi se un giorno avrei potuto partecipare anche io a una di quelle sfilate.
Tu sei un giovane designer, ma utilizzi strumenti tradizionali per creare i tuoi capi. Descrivici un po’ di cosa ti occupi esattamente.
Il mio motto è Moda arte e
Telaio. Gli strumenti che uso sono due tipi di telaio: uno a cornice orizzontale
e l’altro verticale costruiti da me, anche per dimostrare che con costo iniziale
zero si può avere uno strumento per reinventarsi un mestiere. Mi definisco, se
cosi si può dire, un tessitore un po’
speciale: non mi occupo di tessere tappeti tradizionali, poichè in Sardegna ne vediamo di
favolosi, bensì disegno e creo abiti, dettagli ed accessori per l’alta moda tessuti interamente a mano senza l’utilizzo di alcun liccio. Inoltre creo anche
arazzi artistici moderni.
Il mio
intento è quindi di far "calcare" la passerella agli arazzi tipici che
troviamo appesi nei muri delle case: essi prendono vita per una notte negli abiti delle giovani modelle.
Moda. La Sardegna come si pone rispetto a questo settore economico? Perché, a parer tuo, questo settore stenta a decollare?
E' un settore inanzittutto poco conosciuto e
sempre meno nei palinsesti delle tv regionali si vedono delle sfilate. Inoltre mancano proprio i fondi per lanciare questo settore.
Cosa porti della Sardegna nelle tue creazioni?
I simboli degli antichi popoli sardi, i colori e le forme in chiave moderna dei costumi tradizionali ed i filati
preziosi in lino seta e lana.
Sardegna & turismo. Un pro & un contro.
Un pro-turismo: Il turista deve
essere veicolo per gli scambi culturali, una sorta di Cuncambias tra le diverse
tradizioni e culture.
Un contro-turismo: il turista che getta i rifiuti dal proprio
camper o li abbandona nelle spiagge. Occorre più rispetto per l'ambiente.
Il tuo prossimo progetto?
Riuscire a portare le mie creazioni nelle
passerelle internazionali per far conoscere la cultura e le tradizioni della nostra Isola rivisitate in chiave moderna. Per ora partirò il 22 settembre per
assistere alla premiazione del Concorso Internazionale di tessitura "Trame a
Corte di Parma" in occasione dei 150 anni dalla morte di Gustav Klimt. Il 23 settembre verrà decretato il vincitore ed io sono tra i finalisti.
Credi che la Sardegna dia sufficiente spazio ai giovani creativi come te? Come pensi possiate ottenere una maggiore visibilità?
Occorrerebbe organizzare una
convention come quella a cui parteciperò con un mio arazzo dall' 11 al 14 settembre:
"Kreativ" a Bolzano. Sarebbe l'occasione per tutti noi creativi isolani per mostrare e dimostrare ciò che sappiamo fare.
Un cambiamento dell’economia sarda può avvenire con una rinnovata collaborazione, ispirata ai principi di una comunità sarda più coesa, cosciente delle proprie potenzialità e tradizioni?
Penso proprio di si. L’importante è non avere rivalità
o competere come diciamo noi a chi sia “Su Mellus”.
Con te la tradizione vive e trova nuove strade e modalità di espressione.Sei una persona che indubbiamente ama la Sardegna. Pensi di continuare qui il tuo cammino professionale?
Dove sarà il luogo in cui la mente si siederà a
ragionare non avrà importanza, potrà essere anche all’ estero. L’importante è
continuare a far rivivere nelle mie creazioni i simboli e la cultura delle mie radici
sarde per farle conoscere ovunque.
Perché portare avanti le tradizioni della nostra terra? Lancia un messaggio ai giovani e non che stanno perdendo il senso identitario sardo.
Non
trascurate le tradizioni e la cultura della nostra Isola. Non abbandonate gli
antichi mestieri perchè sono lo strumento di comunicazione tra i popoli.
Borse accessori
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sflilata Sestu Tony Joshua Sanna ( in questo abito tessiture di MatteoMossa) Model : Valentina Vallascas |
Tapestry "mediterranean simbols" designed and weaving made Matteo M Desing |